venerdì 11 febbraio 2011

Le notti di Salem ( Salem’s Lot)



di Sam Stoner


 
 
La storia.
Lo scrittore Ben Mears torna nella cittadina natia, Salem, per esorcizzare una terribile esperienza avuta da ragazzino a Casa Marsten, misterioso edificio che domina la cittadina. Ora, Casa Marsten ha un nuovo proprietario, il sedicente signor Barlow, la cui presenza è percettibile solo dopo il tramonto…

La genesi.
Le notti di Salem (Salem’s Lot) nacque una sera del 1971 da un scambio di battute tra Stephen King e la moglie Tabitha. Quell’anno King tenne in un liceo un corso di inglese intitolato “Fantasy e Fantascienza” nel quale Dracula di Bram Stoker, che King lesse per la prima volta all’età di nove anni, fu uno dei romanzi esaminati. Quella sera, in tono scherzoso immaginò Dracula nell’America degli anni settanta invece che nella Londra di fine secolo e, ridendo, lo vide investito da un taxi a New York. Tabitha replicò:”E se venisse qui nel Maine? Se finisse in campagna? In fondo, era in campagna anche il suo castello, no?”
La mente di King si mise all’opera, come sempre è avvenuto e avviene di fronte al magico “E se…”.  Nel 1975 fu pubblicato dalla Doubleday.
Bill Thompson, all’epoca editor di King, lo definì la versione vampiresca di Peyton Place. In realtà, ben altri furono gli elementi che confluirono in Salem’s Lot: Dracula di Bram Stoker, i fumetti dell’Entertainment Comics (definiti spazzatura dalla mamma di King), la fiction naturalistica di Frank Norris, Moby Dick di Melville e I racconti della cripta. Il proposito iniziale di King fu quello di far vincere i vampiri, tanto per permettere a Dracula di prendersi la sospirata rivincita sul manipolo di raffinati britannici dediti alla scienza che lo aveva detronizzato nel romanzo di Bram Stoker. Non andò così. I protagonisti di Salem’s Lot la pensavano diversamente, ma nel settantadue, quando iniziò a scrivere il romanzo, King ancora non conosceva i loro propositi che gli furono svelati dopo le prime trecento pagine; solo in quel momento si rese conto che le cose sarebbero andate in un’altra direzione. Così, le Notti di Salem finisce per diventare un racconto ancor più ottimistico di Dracula. Ancora oggi, King è soddisfatto di questa conclusione.

Copertina originale della prima
pubblicazione di Salem's Lot
Doubleday & Company, Inc.
Garden City, New York, 1975
Curiosità.
Il titolo originario del romanzo era Second coming, stroncato dalla moglie di King perché sembrava il titolo di un manuale di sessuologia. Così, si optò per Jerusalem’s Lot, ma visto il carattere troppo religioso del secondo titolo si arrivò a Salem’s Lot.
La prima pubblicazione del 1975 delle Notti di Salem, oggi ha raggiunto un valore di 450 euro.
Un elemento di Dracula di Bram Stoker che King volle inserire nelle Notti di Salem fu la presenza dei topi o, meglio, l’uso degli stessi che ne fa Stoker (secondo la dottrina vampiresca gli animali minori: come i ratti sono comandati dal vampiro). Purtroppo, la scena che li vedeva protagonisti fu eliminata dietro consiglio di Bill Thompson, perché giudicata eccessivamente forte. E tale era, come ammise lo stesso King. Tuttavia, nelle prime trecento pagine rimasero gli accenni ai topi che King aveva introdotto per giustificare la scena poi tagliata. Questi si trovano nella discarica, appositamente inserita da King per topi. Ancora oggi, King riceve lettere in cui i lettori gli chiedono se si sia dimenticato dei ratti…

Versione cinematografica


© 2011 by Sam Stoner

Fonti
Danze Macabre, Sperling & Kupler, 2006; Le notti di Salem, Sperling & Kupler, 2007

Nessun commento:

Posta un commento