lunedì 31 gennaio 2011

160 anni fa moriva Mary Shelley

Il 1° febbraio di 160 anni fa muore a Londra Mary Godwin Shelley, la creatrice d Frankenstein.

Figlia del filosofo utilitarista William Godwin e della filosofa femminista Mary Wollstonecraft, che è morta dandola alla luce, Mary a 17 anni fugge con il poeta Percy Bysshe Shelley, già sposato.
Dopo aver girato per tutta l'Europa, la coppia ritorna in Inghilterra. Mary è incinta ma partorirà una bimba che poi morirà di lì a pochi giorni. Nel 1816, Mary e Percy riescono a sposarsi solo dopo il suicidio della moglie di lui. Mary morirà nel 1851, stroncata da una lunga malattia.

Solo dopo il 1970 le sue opere verranno riscoperte dalla critica.

domenica 30 gennaio 2011

The Vampyre (1819)


Frontespizio dell’edizione originale del 1819
di Sam Stoner

È davvero singolare come due dei più terribili "mostri" letterari, Frankenstein e il Vampiro, siano nati nello stesso istante e luogo, esattamente in una sera piovosa e fredda del giugno 1816 a Villa Diodati, in Svizzera. Lì, cinque persone decisero di dar vita a storie da brivido. Si trattava di Lord Byron, Shelley e la sua futura moglie Mary, Claire Clairmont, sorellastra di Mary e John William Polidori, medico personale di Byron. Proprio dalla "penna" di quest’ultimo prese vita The Vampyre, archetipo di ogni futuro vampiro…
Chi era J.W. Polidori
Ritratto di J.W. Polidori
J.W. Polidori nacque in Inghilterra nel 1795; era figlio di un italiano emigrato, Gaetano Polidori, che svolse, per qualche tempo, l’attività di segretario di Vittorio Alfieri. J.W. si laureò in medicina all’Università di Edimburgo a soli diciannove anni. Byron lo conobbe e lo volle con sé come medico personale. Sodalizio che terminò malamente nel settembre del 1816. Tre anni più tardi fu dato alle stampe The Vampyre. Nel 1821 Polidori,  rovinato  dai  debiti  di  gioco,   si  uccise  con  l’acido prussico.
L’antefatto
Villa Diodati, con sale evocatrici di illustri memorie (vi aveva soggiornato Milton), il paesaggio con le montagne sovrastanti, il lago e il cielo tempestoso era il luogo perfetto per quell’esperimento letterario che produsse Frankenstein di Mary Shelley e un racconto appena abbozzato di Byron. Racconto carico di suspense il cui protagonista è così enigmatico e oscuro in punto di morte che il lettore si aspetta invano sconcertanti e mirabili conclusioni. Il racconto non venne mai portato a termine: Byron accantonò il manoscritto e forse lo dimenticò. Polidori, invece, non lo dimenticò affatto. Dopo la rottura con Byron, che lo licenziò perché ormai insopportabile, iniziò a frequentare il salotto di una nobildonna russa, la contessa di Bruess. A lei, Polidori, aveva confidato di voler scrivere quella storia che Byron aveva appena abbozzato. La Breuss aveva apprezzato molto l’idea e aveva sollecitato l’amico a scriverla nel più breve tempo possibile. Dopo due giorni, Polidori le aveva consegnato il manoscritto. Quest’ultimo finì nelle mani di un’amica della contessa che lo fece avere all’editore Henry Colburn che lo pubblicò nell’aprile del 1819 sotto il nome di Lord Byron in "The New Monthly Magazine". The Vampyre fu subito un successo, in Inghilterra e in Europa, persino Goethe disse che era una delle cose migliori di Byron. La smentita arrivò il 27 aprile. Byron dichiarò di non essere l’autore di quel racconto e che era stato plagiato da un suo lavoro. A Polidori non restò che ammettere pubblicamente sul "Morning Chronicle" che l’idea era stata presa da Byron, ma che l’intero sviluppo del racconto era tutto suo. La vicenda si concluse senza ulteriori polemiche.
Il racconto
The Vampyre è dichiaratamente un’opera di imitazione: Polidori prende da Milton come dalla Radcliffe, dalle leggende popolari e dalla tradizione del "gotico", componendo abilmente gli elementi dell’orrore. La sua originalità è nel calare il "cattivo" nella quotidianità. Il suo vampiro non abita in un castello ma è un gentiluomo che frequenta i salotti londinesi capace di sedurre dame e abile nel gioco d’azzardo. A ben guardare il suo "cattivo" altri non è che Byron. Un Byron malvagio quanto seducente che assume i tratti del mostro (la rivincita di Polidori per essere stato scacciato). Altro elemento di unicità è la vittoria del male sul bene. Il suo Vampiro non soccombe al bene come avviene in Carmilla o in Dracula, ma trionfa.

 
© 2011 by Sam Stoner    
 
Fonti:
The Diary of dottor John William Polidory 1816; lettere e diari di Lord Byron e di Mary Shelley.

venerdì 28 gennaio 2011

L'Estate Stregata di Ivan Passer

a cura di Cornelia van de Kamp

L’Estate stregata ° (Haunted Summer, Usa 1988, col. 118’) Ivan Passer. Con Eric Stoltz, Philip Anglim, Laura Dern, Alice Krige, Alex Winter. Nel 1816 si riunisce in Svizzera un comitiva di giovani geni dissoluti: il poeta Shelley (Stoltz), nudista e assatanato; la sorellastra Claire (Derrn); l’amante Mary (Krige); il poeta Byron (Anglim), oppiomane; e il suo tirapiedi Polidori (Winter). Non sapendo come passare il tempo, decidono di raccontarsi storie paurose: ne uscirà fuori, tra l’altro, Frankenstein. La storia in versione bigino, la trasgressione in formato cartolina: Passer, un tempo regista di qualche ambizione, riesce a far peggio anche di Ken Russell che, sullo stesso quintetto, aveva girato Gothic. Fotografia leccata di Giuseppe Rotunno. Produce la Cannon, che andò in rovina grazie anche a bidoni come questo. (Il Mereghetti, Dizionario dei Film, Baldini  & Castoldi).
Haunted Summer (1988) C-106m. **1/2 D: Ivan Passer. Philip Anglim, Laura Dern, Alice Krige, Eric Stoltz, Alex Winter. Flawed film version of Anne Edwards’ novel about the fabled and emotional meetings between poets Lord Byron and Percy Shelley, novelist Mary Godwin, and Dr. John Polidori in Italy in 1816. The psychedelic ‘60s had nothing on this “summer of love” and experimentation. Beautifully filmed, and better than Ken Russell’s similar GOTHIC, but it’s still forced and unconvincing. ® (Leonard Maltin’s 2011 Movie Guide, Signet).

Gothic di Ken Russell

Gothic *1/2 (Gothic, Gb 1986, col, 90’) Ken Russell. Con Gabriel Byrne, Julian Sands, Natasha Richardson, Miriam Cyr, Timothy Spall. Giochi proibiti tra intellettuali maledetti: il 16 giugno 1816, in una villa sul lago di Ginevra, Lord Byron (Byrne), il dottor Polidori (Spall) e Mary Godwin-Shelley (Richardson) si sfidano a un duello letterario nutrito dal laudano, da cui nascono Frankenstein e Il Vampiro. Percy Shelley (Sands) si limita a uscir nudo sui tetti fra tuoni e lampi. Il barocco Russell, alle prese con il gotico, dimostra meno ironia che in altre occasioni né lo aiuta la sceneggiatura di Stephen Volk. Il risultato è un caleidoscopio di incubi ed effettacci di diversa qualità (banali gli omaggi a Fussli), zoppicante dal punto di vista narrativo. Notevole il debutto della Richardson, figlia di Vanessa Redgrave e Tony Richardson. Deludenti le musiche di Thomas Dolby. Le dissolutezze di Byron e soci hanno ispirato anche L’estate segreta (1988) e Frankenstein oltre i confini del tempo (1990).  (Il Mereghetti, Dizionario dei Film, Baldini  & Castoldi).

Gothic (1986 - British) C-90m. ** D: Ken Russell. Gabriel Byrne, Julian Sands, Natasha Richardson, Miriam Cyr, Timothy Spall. That night in 1816 when Mary Shelley (author of Frankenstein) and Dr. Polidori (The Vampyre) were inspired to write their Gothic classics – previously depicted in THE BRIDE OF FRANKENSTEIN – is given the wild Ken Russell treatment here. Too weird for some, too highbrow for many horror fans, but full of Russell’s hallucinatory visuals. Same story was told two years later in HAUNTED SUMMER ® (Leonard Maltin’s 2011 Movie Guide, Signet).

Frankenstein; or The Modern Prometheus (1818)

 

Frankenstein; or The Modern Prometheus (1818) è un classico dell’orrore di tutti I tempi. Composto in seguito a una gara tra Mary Shelley, il marito Pierce Shelley, Lord Byron e il dottor John William Polidori per stabilire chi fosse il più bravo nel creare racconti dell’orrore, il Frankenstein della signora Shelley fu l’unica delle opere in competizione ad essere compiutamente completata. Il romanzo, a tratti pervaso ma non guastato da un certo moralismo didascalico, narra di un essere umano artificiale messo insieme con pezzi di cadaveri da Victor Frankenstein, un giovane studente svizzero di medicina. Ideato dal suo creatore “in preda alla folle superbia dell’intelletto”, il mostro è dotato d’intelligenza ma ha un aspetto spaventosamente disgustoso. Viene respinto dal consorzio umano, ed esacerbato comincia infine ad uccidere tutti coloro che il giovane Frankenstein ama di più, amici e familiari. Chiede a Frankenstein di creargli una moglie; e quando infine lo studente si rifiuta per paura che il mondo possa popolarsi di simili mostri, se ne va minacciando sinistramente “di essere con lui nella sua prima notte di nozze”. Quella notte la sposa viene strangolata, e da allora Frankenstein dà la caccia al mostro fino nelle remote distese dell’Artico. Alla fine, mentre cerca rifugio sulla nave dell’uomo che racconta la storia, lo stesso dottor Frankenstein viene ucciso dallo sconvolgente oggetto della sua ricerca e creazione del suo orgoglio superbo. Alcune scene di Frankenstein  sono indimenticabili, come quando il mostro appena animato entra nella stanza del suo creatore, scosta le tende attorno al letto, e lo scruta nel giallo chiaro di luna con occhi acquosi, “se quelli si possono chiamare occhi”.
H. P. Lovecraft

domenica 16 gennaio 2011

Mary Shelley Project

La Storia. Ginevra, 14 maggio 1816. Mary e Percy Shelley  prendono in affitto Maison Chapuis nei pressi di Villa Diodati, in cui risiedeva il loro amico Lord Byron. Byron era accompagnato dal medico John William Polidori; il gruppo trascorreva le giornate scrivendo, andando in barca e parlando fino a notte fonda.
"Ma fu un'estate piovosa e poco clemente", ricorda Mary nel 1831. "La pioggia incessante ci costrinse spesso in casa per giornate intere." In queste giornate vari furono gli argomenti affrontati dalla compagnia: gli esperimenti condotti nel XVIII secolo da Erasmus Darwin sulla rianimazione della materia morta e il galvanismo. Sedendosi davanti al fuoco, la compagnia si divertiva leggendo storie di fantasmi. Byron propose così un gioco: ognuno avrebbe dovuto scrivere una storia di fantasmi, che facesse riemergere le inquietudini primordiali; poco tempo dopo Mary, nel dormiveglia, ebbe l'idea che poi divenne il romanzo Frankenstein, Polidori scrisse Il Vampiro e Byron non terminò mai la sua storia...

The Story.  In May 1816, Mary Godwin, Percy Shelley, and their son travelled to Geneva with Claire Clairmont. They planned to spend the summer with the poet Lord Byron. The party arrived at Geneva on 14 May 1816,  Byron joined them on 25 May, with his young physician, John William Polidori, and rented the Villa Diodati, close to Lake Geneva; Percy Shelley rented a smaller building called Maison Chapuis on the waterfront nearby. They spent their time writing, boating on the lake, and talking late into the night.
"It proved a wet, ungenial summer", Mary Shelley remembered in 1831, "and incessant rain often confined us for days to the house". Amongst other subjects, the conversation turned to the experiments of the 18th-century natural philosopher and poet Erasmus Darwin, who was said to have animated dead matter, and to galvinism and the feasibility of returning a corpse or assembled body parts to life. Sitting around a log fire at Byron's villa, the company also amused themselves by reading German ghost stories, prompting Byron to suggest they each write their own supernatural tale. Shortly afterwards, in a waking dream, Mary Godwin conceived the idea for Frankenstein, Polidore wrote The Vampire while Lord Byron never finished his story...

Il progetto. L’idea di rivivere quel momento creativo che ha fatto nascere capolavori come Frankenstein e Il Vampiro ha ispirato i tre autori Violet Blunt, Sam Stoner e Cornelia van de Kamp. La decisione è stata presa all’unanimità: ognuno di loro dovrà scrivere un racconto che faccia riemergere paure primordiali e lo dovrà pubblicare sul sito la notte di Halloween 2011.

The project. The three authors Violet Blunt, Sam Stoner and Cornelia van de Kamp have decided with this project to share once again that creative moment, which has given us masterpieces like Frankenstein and The Vampire. The decision was unanimous: they have to write a horror short story and to publish it on line, on the Halloween night 2011.